Il messaggio del Ministro in occasione della Giornata del Malato

11 febbraio 2024

"L’11 febbraio ricorre la Giornata Mondiale del Malato. In questa occasione voglio ricordare con convinzione che una Persona non può essere solo identificata con la propria malattia, una Persona è una Persona e deve essere rispettata e trattata con dignità sempre. Avere una malattia non significa dover vivere solo di cure e di medicine. Altrettanto importante è il contatto umano, poter avere qualcuno vicino che ti capisca, che ti possa fare una carezza o tenere la mano, magari che ti faccia pensare ad altro o scambi con te due parole, che semplicemente ti parli, anche quando sembri distratto, assente, dolorante o non cosciente, ma che possa farti sentire la sua presenza. La voce e il calore umano sono gli alleati migliori per la cura. Serve attenzione e umanità per prendersi cura di qualcuno, in qualsiasi ruolo si svolga questo compito. Questo è l’impegno più grande ed è anche il valore più profondo della cura, in tutti i suoi aspetti, in tutte le sue fasi, per quanto possa essere una malattia lunga o dolorosa, fino alla fine la vicinanza e l’affetto possono essere parte della speranza e della forza per la Persona, e anche nelle situazioni meno critiche non bisogna sottovalutare l’emotività, la percezione di chi si ammala e potrebbe avere paura. Papa Francesco in occasione di questa ricorrenza, ha citato una frase della Sacra Bibbia: “Non è bene che l’uomo sia solo” e colgo l’occasione per abbracciare di cuore tutti coloro che si prendono cura dei propri cari in qualsiasi situazione e anche per ringraziare chi lo fa per mestiere e lo fa con pazienza, dedizione e amore". Così il Ministro Locatelli in una nota.

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