Intervista al Ministro Stefani de La Stampa

1 maggio 2021

Di seguito l'intervista al Ministro per le disabilità, Erika Stefani, pubblicata su La Stampa oggi.

di Flavia Amabile
Vaccinare in modo prioritario le persone con disabilità e chi li assiste è stato il primo cambio di passo del governo Draghi, rivendica Erika Stefani, ministra perla disabilità e senatrice della Lega, annunciando che sono in arrivo mascherine trasparenti per facilitare le comunicazioni con le persone con difficoltà di udito e un bollino blu per le aziende che incentivano il lavoro delle persone con disabilità.

Nonostante le rassicurazioni del governo, ancora in molte regioni ci sono difficoltà nelle vaccinazioni per i disabili e per i loro caregiver.
Riconoscere la priorità vaccinale per le persone con disabilità ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 104 e ai loro familiari e caregiver è stata la prima azione del mio mandato e il primo risultato concreto del governo Draghi. Risultato ottenuto grazie al lavoro in sinergia con il ministro Speranza e scaturito dall'ascolto delle associazioni maggiormente rappresentative del mondo della disabilità. Continuerò a monitorare di persona su questo e infatti ho in programma, già nelle prossime settimane, di recarmi presso un hub vaccinale con percorso dedicato ai soggetti più vulnerabili. A oggi, secondo l'ultimo report pubblicato, i soggetti fragili e caregiver vaccinati in Italia sono 2.966.763». Per molte persone
disabili la pandemia ha avuto conseguenze gravi sulle capacità motorie e sociali. Ora si può ricominciare a uscire con maggiore libertà.
Quali tutele si prevedono per chi ha una disabilità?
Le persone con disabilità sono al centro delle mie attenzioni. Vorrei ringraziare il commissario Figliuolo per aver risposto con tempestività alle mie sollecitazioni in particolare sulla validazione e diffusione della mascherina trasparente per facilitare la lettura del labiale per le persone con sordità e ipoacusia. Ed è notizia di oggi che siamo pronti a distribuire 7 milioni di mascherine trasparenti, di cui 3,5 milioni già nel mese di maggio, presso scuole, ospedali, uffici pubblici e tutti i luoghi dove sono presenti persone con disabilità uditiva.
Da tempo si chiede il riconoscimento della figura dei caregiver. A che punto siamo?
C'è un disegno di legge parlamentare, in ampia discussione al Senato, dove si è aperto un dibattito importante. Come ministro per le disabilità, di concerto con il ministro Orlando, abbiamo avviato un'elaborazione tecnica per poter fornire al Parlamento dati come l'individuazione della platea - e informazioni necessarie per far sì che il dibattito porti al più presto a una valutazione equilibrata.
Oggi è il primo maggio, festa dei lavoratori ma per le persone con disabilità la piena inclusione sul lavoro è ancora lontana.
Il futuro del nostro Paese dovrà essere "disability friendly". Oggi un'azienda definita "green", per aver adottato criteri specifici, è ritenuta più appetibile e più performante. Dobbiamo attuare una vera rivoluzione culturale che incentivi le aziende a distinguersi anche sotto il profilo di inclusione e accessibilità, creando occasioni di lavoro perle persone con disabilità.
Un bollino per le aziende?
Si, mi piace definirlo bollino blu in risposta o in linea con il bollino green. Il blu è inoltre il colore della campagna di sensibilizzazione dell'autismo.
ll ministero per le disabilità è stato voluto dalla Lega nel 2018. Dopo tre anni le difficolta per i
disabili e per chi è con loro sono ancora le stesse, a giudicare dalle denunce che arrivano dalle associazioni.
Abbiamo introdotto nel decreto sostegni di marzo il fondo per l'inclusione delle persone con disabilità. Ha una dotazione di 100 milioni anni che saranno utilizzati per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità con la creazione di infrastnitture digitali nonché progetti per l'inclusione.
A cinque anni dall'entrata in vigore, l'applicazione della legge sul «Dopo di noi» è ancora a macchia di leopardo.
È una legge molto importante per la quale servirebbero alcuni interventi in grado di favorirne l'applicazione sul territorio. Presso il ministero è attivo un tavolo tecnico ad hoc. Ad oggi sono già pervenute proposte per benefici di natura fiscale e facilitazione di natura giuridica che saranno sottoposte alle Camere. È fondamentale costruire il Dopo di Noi a partire dal Durante noi.
Pur riconoscendo l'attenzione alla disabilità presente nel Pnrr, secondo molte associazioni c'è ancora molto da fare sull'inclusione lavorativa, sul potenziamento del sostegno scolastico e alle famiglie di chi ha una disabilità
La prima grande riforma prevista nel PNRR consiste nell'elaborazione della Legge quadro sulle disabilità. Una riforma che permetterà di aggiornare la normativa vigente e rendere effettivo il progetto di vita individuale. La persona deve diventare protagonista della sua vita e i servizi devono essere ritagliati come un abito sartoriale sui suoi bisogni e desiderata. Allo scopo sono stati stanziati 800 milioni, allocati nel bilancio dello Stato. Sono previsti inoltre investimenti per la mobilità e l'accessibilità, misure per riqualificare i centri per l'impiego, rimuovendo barriere e promuovendo inclusione in ogni ambito.
In Parlamento È in corso un dibattito importante per il riconoscimento della figura del "caregiver".
Ora le aziende sono green e sostenibili La sfida è farle diventare anche inclusive e accessibili Nel decreto sostegni di marzo abbiamo introdotto un fondo che ha una dotazione di 100 milioni annui che saranno utilizzati per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità con la creazione di infrastrutture digitali nonché progetti per l'inclusione.
A cinque anni dall'entrata in vigore, l'applicazione della legge sul «Dopo di noi è an cora a macchia di leopardo.
«E una legge molto importante per la quale servirebbero alcuni interventi in grado di favorirne l'applicazione sul territorio. Presso il ministe
ro è attivo un tavolo tecnico ad hoc. Ad oggi sono già per venute proposte per benefici di natura fiscale e facilitazione di natura giuridica che sa ranno sottoposte alle Camere. E' fondamentale costruire il Dopo di Noi a partire dal Durante noi.
Pur riconoscendo l'attenzione alla disabilità presente nel Pnrr, secondo molte associazioni c'è ancora molto da fare sull'inclusione lavorativa, sul potenziamento del sostegno scolastico e al le famiglie di chi ha una disabilità.
La prima grande riforma prevista nel PNRR consiste nell'elaborazione della Legge quadro sulle disabilità. Una riforma che permetterà di aggiornare la normativa vigente e rendere effettivo il progetto di vita individuale. La persona deve diventare protagonista della sua vita e i servizi devono essere ritagliati come un abito sartoriale sui suoi bi sogni e desiderata. Allo scopo sono stati stanziati 800 milioni, allocati nel bilancio dello Stato. Sono previsti inoltre i vestimenti per la mobilità e l'accessibilità, misure per riqualificare i centri per l'impiego, rimuovendo barriere e promuovendo inclusione in ogni ambito.

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